S.P. 115/32
mm. 110x158; cc. 52 delle quali la prima non numerata e le rimanenti
numerate al recto (margine sup. destro) con le cifre 1-52, la c.
48 è omessa (le cc. 1-41 hanno un'altra numerazione successiva al
tempo di Maurolico con un salto di 2 unità dovuto alla perdita di
c. 1 nella num. più antica e l'aggiunta di altra c. con la cifra
1bis nella num. più recente; le cc. 42-50 presentano una terza numerazione,
anch'essa non del Maurolico, con le cifre 15-22; ancora una numerazione,
moderna ed a matita, si trova sempre al recto, al margine inf.; il divario
accennato di 2 cifre è poi ridotto di 1 unità, per l'omissione
o la perdita, nella num., di una c. 48); legato modernamente in pergamena
con l'aggiunta di 2 cc. di guardia, una all'inizio e l'altra alla fine;
il ms. conserva in fine (costituendone la c. 52) la legatura antica, realizzata,
come nella maggior parte dei mss. mauroliciani di Parigi, con un foglio
di antico codice in pergamena, un repertorio medico-naturalistico. Sulla
pergamena, nella parte centrale `esterna', corrispondente alla vecchia
costola, si trova la sigla E. 36; nella parte corrispondente al primo piatto
dell'antica legatura, e in due riquadri rettangolari a penna, si ha invece
il seguente indice di mano del Maurolico:
[1.] Demonstrationes elementorum Secundi. & aliquorum 3ij.
[2.] Demonstrationes quorundam locorum .Xi. & XIi
elementorum
[3.] Compaginationes quinque Solidorum. 12i & 13i.
[4.] Demonstrationes arithmeticae. & geometricae praxis.
e nel successivo riquadro, separato da una linea orizzontale, il titolo:
[5.] Item de solidis communibus de quibus In XI°. & XII°.
elementorum demonstrationes breuissimae & ordinatae.
Le ultime tre `voci' si sovrappongono ad altro titolo, raschiato malamente
e perciò ancora leggibile in qualche misura, e precisamente a dei
«Supplementa arithmeticae // [...] // & [...] elementorum Eu-
// clidis praxim // faciunt.»; lavoro non menzionato come tale in
nessuno degli «indices lucubrationum Maurolyci» fin qui noti
(vi si fa riferimento oltre che in questo luogo nella sola c. 1r di questo
stesso ms.) ed apparentemente non pervenuto (altra descrizione del ms.,
sommaria e lacunosa, in Viviana Jemolo e Mirella Morelli, I manoscritti
del Fondo San Pantaleo della Biblioteca Nazionale Centrale "Vittorio
Emanuele II" di Roma, Roma, 1974 (= Ministero per i Beni Culturali e Ambientali;
Indici e cataloghi, XXI), p. 132).
cc. 1*r-1*v |
bianche. |
c. 1r |
- Parte ultima e colophon finale, barrato con un
tratto obliquo di penna, ad un'appendice ad una aritmetica `speculativa'
mancante nel resto del ms. (unico cenno nell'indice-sommario di copertina);
il colophon è del tenore seguente:
Arithmeticae Speculatiuae Suppleme(n)ta
Completa ad p(ri)ma(m) noctis
hora(m), diej d(omi)nicae .28ae
Sept(embris). XIIIae Ind(ictionis)
1539.
Seguito da 5 asterischi, disposti a croce; ai margini di essi sta l'indicazione
a penna della provenienza del ms.: «Bibl. Sancti *** Pantaleonis
// Scholar. * Piarum», con il timbro della Bibl. Nazionale "Vittorio
Emanuele"; la provenienza scolopica deriva da un precedente lascito che
dei libri propri fece per testamento agli stessi Scolopi Giovanni Alfonso
Borelli, del quale è l'ex-libris autografo in calce («Ex Lib.
Io: Alph. Bor.»).
La stessa c. contiene, autografo del Maurolico, un indice-sommario
di tutto il ms. (indice alquanto differente da quello esistente sul primo
piatto dell'antica copertina) e una "Additio" allo stesso; indice ed `additio'
che qui trascrivo:
[1.] Demonstrationes 2i. elementorum, & quorundam
locorum tertij.
[2.] Demonstrationes quorundam locorum 10. & 11. 12. & 13.
[3.] Compaginationes Solidorum regularium.
[4.] Demonstrationes arithmeticae & geometricae praxeos.
Additio.
Elementorum vndecimus et Duodecimus. breuissime demonstrati. Sic habemus
In Compendium .15. Euclidis libros. Decem scilicet In alio volumine cum
paralipomenis arithmeticorum & pulcherrimis demonstrationibus. nouisque
propositionibus. Quae paralipomena sunt in suo seorsum quaternione. 11us
autem & 12us habentur in praecedentjs libelli calce, <...>
dictum est, cum noua demonstratione pyramidis<.> 13us. 14us
& 15us de solidis Regularibus In alio libello ad Petrae
dominum olim dedicato. Cum plerisque propositionibus additis ad Completam
Solidorum regularium notitiam. |
cc. 1v-1'r |
bianche. |
c. 1'v |
- Calcoli esemplificativi, con ripensamenti e cancellature,
di termini `binomiali'. |
c. 2r |
- Serie di 7 `propositiones' aritmetiche (cancellate con
parecchi tratti obliqui di penna) relative alle definizioni di termini
binomiali ed al calcolo delle specie razionali (le prime due proposizioni,
seguite da un corollario, numerate 35 e 36, le rimanenti numerate 30-33
e 37; il margine inferiore è alquanto danneggiato rendendo quasi
del tutto illeggibile l'ultima linea di scrittura). |
cc. 2v-3r |
- altri esempi numerici sullo stesso tipo di calcoli, datati
in calce: «24. oct. 1551». |
cc. 3v-4r |
bianche. |
cc. 4v-5v |
- Appunti relativi al libro XI degli Elementa (una
«Additio in 26am. 11i. elementorum»,
datata in fine a c. 4v «12°. Nouemb. 1541.», seguita da
brevi aggiunte, l'ultima delle quali intestata «+ Post praescriptam
additionem immediate.», e datata: «14°. no. 1541»;
altra aggiunta in fine con l'indicazione: «Eodem die». |
cc. 6r-9v |
- Parte del trattato di aritmetica speculativa dal titolo:
«Caput .16um. & Arithmeticae postremum» (a c.
6v, dopo la seconda proposizione, sta in margine l'avvertenza che il testo
è stato composto «hucusque in S. Nicandro»; datato in
fine: «die .q. [scil. Solis] 28 Sept. 1539 ad primam noctis
horam»).
Inc.: Quoniam, per 8am. 13i latus trianguli
potentia triplum est ad semidiametrum circulj [...].
Expl.: [...] Mihi satis sit hucusque processisse, ad praximque
10i. elementorum demonstrasse, Caetera curiosiores Inquirent:
Scilicet obscura minusque necessaria minus Curanda sunt: quod & Cicero
In officijs praecipere videtur.
Il testo, alquanto riformulato, è poi rifuso (abbreviato e privo
degli esempi numerici) in calce al secondo libro degli Arithmeticorum
libri II, pp. 174-175, dove pur conservando pressappoco lo stesso explicit
è datato 1557. |
cc. 9v-11v |
- Problemi, variamente datati, relativi a grandezze commensurabili;
si riscontrano le date: «die y [scil. Iovis] 5° aug(usti)
13e Ind(ictionis) 1540» (c. 10v); «die r [scil.
Lunae]. 9° aug(usti) 13ae Ind(ictionis) 1540» (ibid.);
«+ die y [scil. Iovis] 12° aug(usti). 2a noctis
horam // M. D. XL.» (c. 11v). |
cc. 12r-13r |
- Dimostrazioni varie di proposizioni dal libro X di Euclide
(a c. 12r: le propp. 17-18, 22 e 26; a c. 12v: le propp. 10, 27-31; ed
a c. 13r le propp. 32-35). |
c. 13v |
- Nota o promemoria (rubricata con l'avvertenza: «Attendendum
quod») di questioni aritmetiche (connessioni con la `pars secunda'
del lib. II degli Arithmetici, dedicata appunto ad una riformulazione
più generale del libro X degli Elementa euclidei; cfr. i
"Prologomena" a p. 127). |
cc. 14r-15r |
- Note ed appunti relativi alle propp. 73-84, 91-102 e 112-114
del X libro di Euclide (con osservazioni su di un in comprensibile lemma
premesso da Campano alla prop. 74). |
cc. 15v-17v |
- Altre dimostrazioni `euclidee' (proposizioni singole dai
libri XI, XII e XIII). |
c. 18r |
- Serie di 10 `propositiones', raccolte sotto la rubrica:
«Ad Inueniendos dictarum linearum terminos in numeris» (concernono
la determinazione delle "irrationalium linearum species") ed una lunga
nota a commento; il testo si presenta pieno di note e glosse marginali
ed interlineari, di epoca successiva, datate in calce: «23 oct. 1551». |
cc. 18v-19v |
- Altre dimostrazioni relative al lib. X di Euclide («Duo
lemmata post 35am 10i. secundum Campanum» e
dimostrazioni complete od abbozzate delle propp. 43 e 54-59 dello stesso
libro). |
c. 20r |
- Un possibile sviluppo sul piano del dodecaedro («Quintus
modus conglutinandi dodecahedrum»; la stessa c. presenta un timbro
della Bibl. Naz.). |
c. 20v |
- Note ed esempi numerici, con richiami al 3° libro
delle Coniche ed al Compendio delle stesse redatto dal Maurolico medesimo
(corrispondenza tra le propp. 37 del libro III di Apollonio e la 26 del
Compendio mauroliciano); datate: «10. Ian. 1570.». |
cc. 21r-22v |
- Serie di problemi aritmetici, numerati 1-14 (dal lib.
II di Euclide); datati in fine: «+ 21 Ian. 1532». |
cc. 23r-24r |
- Altre applicazioni elementari di teoremi euclidei. |
cc. 24v-25v |
- Frammenti variamente datati del De compaginatione solidorum
regularium (le date sono rispettivamente le seguenti: «3°
Iulij .1536.», «+ 25°. Decembris. 1537. // martis die Illucescente»,
con aggiunta del 26 dic., «+ Decembris .28. 1537» e «+
Decembris. 29. 1537»). |
cc. 26r-33r |
- Sezione di un trattato più completo, apparentemente
preparato per la stampa e non ancora identificato; tale parte, datata «4°
Ianuarii 1545.», ha per titolo:
ARITHMETICAE PRAXEOS DEMON-
STRATIONES. CAP. XIIII
Inc.: Qvoniam Quantitas omnis et perinde numerus In Infinitum
crescit [...];
Expl.: [...] quod de toto numero proposito, abiectis novenarijs,
vel septenarijs superest. |
cc. 33r-33v |
- Altra sezione dello stesso trattato (datata in margine:
«eodem die 1545.»), dal titolo:
GEOMETRICAE PRAXEOS
DEMO(N)STRATIO. CAP. XV.
Inc.: Dubitare Iure posset aliquis, quonam pacto ex ductu lineae
in lineam superficies [...>];
Expl.: [...] & tamen pes est longitudo seu linea. eius quadratum
superficies: eius cubum Solidum. quae singulae sunt communes eiusdem speciei
magnitudinum (vt diximus) mensurae. |
c. 34r |
bianca (tranne che per un timbro della Bibl. Naz.). |
cc. 34v-36r |
- Compendio del libro XI di Euclide, dal titolo:
+ ELEMENTOR(UM). XIus. Solidor(um) p(ri)m(us).
Comprende una serie acefala di definizioni, pressappoco quelle euclidee
(c. 34v) e, sotto l'intestazione de proportione commvnivm solidorvm,
11 `propositiones' corrispondenti grosso modo alle propp. 32-39 di Euclide
(in calce alle definizioni, la data non perfettamente leggibile: «.11.
mar. // 154[...]»).
Inc.: Solidum sub triplici dimensione Continetur. Perpendicularis
[...];
Expl.: [...] haec propositio demonstratur ex praecedenti &
ex aequa proportionalitate. |
cc. 36v-39v |
- Benché indicato come ELEMENTOR(UM) XIIus.
Solidor(um) 2us, il testo euclideo (datato in fine: «3°.
de. 1563. // ho[...] noctis») è qui abbastanza alterato; sono
qui raccolti alcuni + lemmata pro demonstratione pyramidis (c. 36v)
ed alcune `propositiones', numerate con le cifre 12-32, il cui rapporto
con le proposizioni originali euclidee (18 in tutto, e cioè 3 in
meno rispetto alle 21 del Maurolico, tolti i `lemmata') è fornito dalla seguente tav. di concordenza:
Maur. 12,
| 13,
| 14,
| 15,
| 16,
| 17,
| 18,
| 19,
| 20,
| 21,
| 22,
| 23,
| 24,
| Eucl. -,
| 10,
| -,
| , -,
| 3,
| 4,
| 5,
| 7,
| 7,
| 7,
| -,
| 2,
| 11,
| Maur. 22,
| 23,
| 24,
| 25,
| 26,
| 27,
| 28,
| 29,
| 30,
| 31,
| 32.
| Eucl. -,
| 2,
| 11,
| 10,
| 14,
| -,
| 15,
| -,
| -,
| -,
| 18.
|
|
c. 40r |
bianca. |
cc. 40v-41r |
- Minuta autografa di una lettera in volgare del Maurolico
«A lo Ill.mo S. di pet.a perccia» (indirizzo
alla fine; Girolamo Barresi, marchese di Pietraperzia), datata in calce:
«Messanae 11°. Sep. 1571.» (data analoga all'inizio del
testo); pubblicata una prima volta da Luigi De Marchi in "Rendiconti dell'Istituto
Lombardo di scienze, lettere ed arti", serie II, XVI (1883), pp. 466-467
(sulle due facciate vari timbri della Bibl. Nazionale)
Inc.: die u [scil. Martis]. 11° Sep. ante lucem. 1571.
Hauendomi questa matina [...];
Expl.: [...] differendo la mia querela à piu Commoda &
miglior Commodità & oportunità. |
c. 41v |
- Appunti vari e figure geometriche relativi al secondo
libro degli Sphaerica di Menelao. |
cc. 42r-42v |
- Vari modi di calcolare 2 medie proporzionali; iniziano
mutili con una Inventio Pappi (il cui inizio si trova a c. 45v),
implicitamente indicata come un terzo modo, e seguita da un quarto modo,
attribuito ad Erone, e dalla menzione (con la data: «30°. decembris
.1533.») di altri modi qui omessi; la Inventio Pappi
è ripetuta completa e corredata da una buona illustrazione al verso
della stessa c., come anche la chiusa finale del 30 dic. 1533; la c. 42r
presenta in calce due note ulteriori (la prima con la data: «p°
octobris. 1535.»; la seconda con altro inchiostro e di epoca successiva),
nelle quali Maurolico avverte: «Sunt igitur quinque modi Inueniendi
duas medias proportionales. videlicet Heronis. Philonis. Pappi. Archytae.
& Menechmj» e «Item modum à Platone traditum posuimus
in alio Enchiridio». |
cc. 43r-44v |
- Prima parte di un trattatello (la seconda è alle
cc. 46r-47v; datato a c. 46v: «+ Messanae .25. octobris 1534»)
dal titolo:
EX HERONIS ET ALIORVM
SPIRITALIB(VS).
Il testo, preceduto da una brevissima introduzione acefala qui appresso
trascritta, consta di 11 capitoletti non numerati (per certo disordine
nella foliazione, che ha verosimilmente comportato la perdita di qualche
carta, l'ottavo capitolo termina tronco, a c. 44v, dopo appena poche linee,
ed il trattato riprende all'inizio di c. 46r), ciascuno riferentesi ad
un particolare congegno idraulico; l'introduzione recita:
Aqva Defluit ad imum. Aqua non quiescit, donéc acquirat sphaericam
superficiem, cuius centrum sit vniversale centrum. Aqua non quiescit, donec
acquirat aequilibrium & aequalitatem. Natura non admittit Inane.
Senza tener qui conto della soluzione di continuità presente
nel testo (il difetto di legatura), i capitoli, accompagnati ciascuno da
accuratissime illustrazioni a penna dei singoli congegni, sono i seguenti:
<1.> + SIPHON HAVSTORIVS. (c. 43r)
<2.> + SIPHON INNATANS. (cc. 43r-43v)
<3.> + SIPHON PENDENS. (c. 43v)
<4.> + THYRSVS VOCALIS. (cc. 43v-44r)
<5.> + LAGENA LOQVITANS. (c. 44r)
<6.> + GVTTVS FVTILIS. (ibid.)
<7.> + VRCEOLVS DVPLEX. (c. 44v)
<8.> + SIPHON SCATVRIens. (ibid.)
<9.> + TVRRIS EIACVLATORIA (cc. 46r-46v)
<10.> + SITVLA HORARIA. (c. 46v, continua con illustr. a
c. 47v)
<11.> + LIBRAMENTVM AQVAR(VM). (cc. 47r-47v, con 3 figure
relative ad altrettanti esempi) |
cc. 45r-45v |
- Sulla determinazione di medie proporzionali (ed in particolare,
mutila all'inizio la inventio Archytae, secondo l'attribuzione fattane
da Eudemo ed Eutocio; ed il modus Apollonii vt sequitur Philoponus &
Philonis byzantij; al verso si legge l'inizio della + INVENTIO PAPPI.). |
cc. 46r-47v |
- Seconda ed ultima parte degli Spiritalia di Erone. |
c. 48 |
manca. |
c. 49r |
- Due note relative ad antiche determinazioni `meccaniche'
del diametro solare:
<a> + Inuentio solaris diameter per Heronem & Proclum.
(mediante l'uso di una Clepsydra Heronis, effigiata in calce; un'attribuzione
della stessa `inventio' e della `clepsydra' ad Ipparco, è cancellata
e sostituita dal Maurolico medesimo con quelle indicate);
<b> + Inuentio solaris diameter per Hipparchum quem sequitur Ptolemaeus.
(mediante l'uso della Dioptra Hipparchi o Canon Ptolemaei,
effigiata in calce; anche qui si ha, sempre del Maurolico, una precedente
attribuzione, poi cancellata, della `inventio' a Tolomeo).
Le note riportate non hanno data, ma nella stessa pagina, un breve
appunto con altro inchiostro e di sicuro posteriore, relativo alla misura
dell'anno, porta in calce una data pressoché illeggibile, per erosione
del margine inferiore, tranne che per l'anno, il 1537. |
cc. 49v-50r |
- Due note non datate sulla misura del circuito terrestre
(la prima: + Terrestris ambitus Inuentio secundum Posidonium; la
seconda: + Terrestris ambitus Inventio secundum Eratosthenem), poi
inserite nell'appendice di dati astronomici pubblicata in calce ai dialoghi
della Cosmographia (1543). |
c. 50v |
- Tavola delle longitudini e delle latitudini di 24 località
(ad una lista originaria di 22 località, Maurolico aggiunge successivamente
correzioni per i dati di 2 di esse, Vienna e Norimberga, tratte dal problema
45 dei `canones in tabulam primi mobilis' del Regiomontano e dalle `tabulae
eclipsium' del Peurbach. |
cc. 51r-51v |
- Al recto conti vari numerici, sui toni musicali;
al verso 6 proposizioni (numerate 1-6) delle quali le prime sulla maniera
di tagliare la sfera in modo che i segmenti nei quali risulta diviso il
diametro stiano in un dato rapporto («ex Dionysidoro») e le
rimanenti sulle coniche (la c. 51 presenta al verso, margine sup.,
la cifra 34, che, quale traccia possibile di altra numerazione, fa ritenere
la stessa estranea alla compagine originale del ms.). |
c. 52 |
- È l'antica coperta di pergamena utilizzata da Maurolico
per legare insieme i fascicoli costituenti tale ms., presenta nella superficie
interna dell'antica legatura dei triangoli sferici con dati «pro
ascensu & descensu signorum in horizonte recto» (secondo la didascalia)
e conti numerici relativi agli archi solstiziali. Sulla superficie esterna,
alquanto rovinata, sono riportati, in quella parte che costituiva il primo
piatto dell'antica le |
|